Il sonno

Aiuto! da quando è nato nostro figlio non si dorme più. Cosa possiamo fare?

I bambini hanno un ritmo sonno – veglia molto diverso dal nostro e questo cambia continuamente fino a circa quattro anni di vita.
I risvegli sono fisiologici e servono al bambino per sviluppare connessioni celebrali, alimentarsi e restare in relazione con l’adulto.

Alla nascita il ritmo circadiano sonno-veglia non è ancora attivo e il neonato
segue i ritmi fetali di attività-riposo e fino al terzo mese circa (variabilità
soggettiva) il ritmo s-v non è influenzato dal ritmo buio luce.

Solo verso il 3 mese il neonato inizia ad adeguarsi al ciclo buio luce ed inizia la produzione di melatonina. In questa fase gli stimoli esterni determinati dai genitori hanno un grande peso per una corretta evoluzione del sistema stesso.

Possono esserci dei fattori che però disturbano i suoi ritmi fisiologici richiedendo così uno sforzo incredibile ai genitori.

E quindi, a cosa è dovuto un problema di sonno?

• Fattori fisiologici (cicli di sonno più brevi, bisogno di mangiare, bisogno di bere, fastidi vari, problemi di salute)
• Fattori temperamentali (sensibilità, irritabilità, livello di attivazione)
• Fattori esterni al bambino/ambientali (regolazione degli stimoli provenienti dall’esterno, stile di accudimento genitoriale, inserimenti nido e scuola, dipendenza/autonomia, situazione familiare, eventi di vita, ecc.)
• Fattori comportamentali (abitudini)
• Punti salienti-fasi critiche

Nel ventre della madre, la vita era di una ricchezza infinita.

A prescindere dai suoni e dai rumori,

tutto era per il bambino,

costantemente in movimento.

Che la madre si alzi e cammini,

che si giri o che si chini,

che si alzi sulla punta dei piedi, che peli la verdura o usi la scopa,

sono altrettante onde, altrettante sensazioni per il bambino.

E, anche, che la madre si riposi,

che prenda un libro e si segga,

o che si corichi e si addormenti,

la sua respirazione non cessa mai, il cui placido moto, la cui risacca, continua a cullare il bambino.

E poi, passata la tempesta della nascita, ecco il bambino, solo, nella sua culla.

Leboyer

Rispondo ad alcuni dubbi

01.
Tanti risvegli notturni sono indice di un problema?

Assolutamente no, il bambino ha bisogno di svegliarsi di notte e fino a 4 anni circa il suo sonno è molto diverso da quello di un adulto.

Può capitare che si svegli o sussulti anche tra un ciclo e l’altro e in questi casi potrà richiedere la presenza di un genitore per riaddormentarsi.

02.
Serve un metodo per abituarlo ad addormentarsi da solo?

Non esiste un metodo unico per tutti, esistono routine che lo aiutano ad addormentarsi.

Farlo piangere come metodo educativo non ha alcun riferimento scientifico, anzi rispondere tempestivamente ai suoi pianti influisce positivamente sul legame di fiducia che instaurerà con gli adulti.

Se si sente consolato il bambino creerà uno schema saldo di legame sul quale poi modellare relazioni future.

03.
Cosa si fa in una consulenza sul sonno?

Valuteremo insieme la situazione generale  approfondendo, in particolare, tutto ciò che riguarda il sonno del piccolo o che potrebbe interferirvi.

Successivamente  si definiscono insieme gli obiettivi da perseguire per risolvere il problema legato al sonno del piccolo e, sulla base di questi, si concorda un piano di intervento.

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